domenica 12 ottobre 2008

domenico marciano

suonatore di oerganetto e di tamburello,e suonate che gli piace fare sono quelle di santo manuardi, i cardoli, fa paret della vallata del sant'Agata

sabato 11 ottobre 2008

strumento moderno


Naturalmente, trattandosi di uno strumento secondario, fabbricato industrialmente secondo le regole del temperamento musicale, non è possibile riprodurre con esso le sfumature microtonali della zampogna. Tuttavia in alcune aree della Calabria lo strumento appare rivisitato in modo abbastanza originale, e dotato anche di uno specifico repertorio. Ciò è particolarmente evidente nelle tarantelle e nelle ciaramiddare della provincia di Reggio, in cui elementi mutuati dallo stile "zampognaro" — note lunghe, accordi — vengono mescolati a elementi propri dell'organetto — frasi melodiche più articolate, ritmo staccato e secco realizzato con colpi di mantice — dando luogo a composizioni di grande effetto. L'organetto ha anche portato con sé repertori moderni (balli di importazione, canzoni).

organetto a 2 bassi


L'organetto è uno strumento ampiamente diffuso in tutta la Calabria, nelle versioni a 2, bassi. Per le sue caratteristiche organologiche (aerofono polifonico, ad ancia, a riserva d'aria) si presta a sostituire la zampogna, rispetto alla quale ha il vantaggio di una maggiore facilità di apprendimento, di uso e di manutenzione. Inoltre, per il suo carattere "allegro" l'organetto ha incontrato, in Calabria come in tutta l'Italia centro-meridionale, ampi favori, soprattutto da parte delle giovani generazioni.

organetto a fianca la zampogna


Nella prima fase del suo insediamento, l’organetto si è affiancato alla zampogna e ne ha utilizzato il repertorio. L’area di diffusione dei due strumenti coincide notevolmente: a Sud del Lazio e dell’Abruzzo troviamo infatti i due strumenti ben attestati nella tradizione. In seguito, l’area di diffusione della zampogna si è progressivamente ristretta alle zone montane più interne, mentre l’organetto, che già aveva una diffusione più vasta, ha conquistato anche le regioni settentrionali della Penisola

la nascita


L’antenato dell’organetto diatonico è stato individuato nell’Accordion di Cyrill Demian che fu brevettato a Vienna nel 1829.La costruzione di questo e di altri strumenti simili fu resa possibile dalla disponibilità, nei primi anni dell’800, di ance libere con linguetta di metallo. Queste ance sono l’elemento costruttivo più importante dello strumento perché ne determinano, in gran parte, la qualità.L’organetto ha sin dalle origini una particolarità che lo distingue nel panorama degli strumenti musicali: è bitonico, lo stesso tasto cioè dà due intonazioni diverse se viene azionato aprendo o chiudendo il mantice.La costruzione del primo organetto italiano, secondo una tradizione un po’ romanzata, si deve a Paolo Soprani (Castelfidardo 1863) che riuscì a copiare uno strumento austriaco in una sola notte. Nonostante l’apertura nel nord - Italia di una serie di manifatture, l’organetto si diffonderà soprattutto nelle regioni centro-meridionali.